Wednesday 1 July 2009

Ieri la mia vicina mi ha regalato dei fiori

Fiori di zucca, intendo. Così ho preso quattro cucchiai di farina, un pizzico di sale, un rosso d’uovo, e li ho amalgamati per bene, in modo che non ci fossero grumi, diluendoli con un po’ di latte. A parte, ho montato l’albume e poi l’ho unito alla pastella, per farla spumosa e leggera (mi sono ripromesso di non dire nulla su chi utilizza la birra, o persino l’acqua gasata, allo stesso scopo. Il che è un po’ come prendere una scorciatoia, non rispettare la fila alla posta, usare l’autotune nella voce, comprare la pasta sfoglia già fatta; insomma, roba riprovevole). Infine, ho gettato i fiori con la pastella nell’olio bollente, ed erano buonissimi.

E poi c’è questa canzone, una di quelle che quando la canticchi a mente sembra tutto chiaro, e quando cominci a registrarla ti accorgi che invece non funziona nulla. Tipo quelle battute che ti fanno ridere nei sogni, e poi da sveglio non fanno ridere affatto. Sarà che io nei sogni dico delle battute che mi fanno ridere tantissimo, e a volte mi sveglio ridendo, e allora al mattino ci rimango male. Questa canzone, dicevo, è una di quelle che ti fanno davvero arrabbiare, e anche stasera la passerò lì, perché non è possibile che non ci trovi un ritmo adatto. L’ultima volta che mi è successo, però, stavo registrando “Touched by a cloud”, il che magari porta bene.

12 comments:

Anonymous said...

Alle volte il ritmo giusto arriva quanto meno te lo aspetti.
E' un po' come quando cerchi un idea per scrivere qualcosa o disegnare qualcos'altro: stai lì, pensi e ti scervelli, poi molli tutto, esci e vai a fare quattro passi... ed ecco che in quei quattro passi scopri il ritmo e tutto comincia ad avere un senso...
almeno a me capita così.
Un saluto
Lo zio Frank
ps: capisco però che alle volte solo quattro passi non bastano...

alberto said...

Zio frank, hai perfettamente ragione. Anche sul fatto che solo quattro passi, a volte, non bastano. Infatti mi son presso unì'intera giornata libera (dalla canzone) e ci riprovo stasera...

balconaggio said...

fiori di zucca! bene, mai provato a mangiare altri fiori?
nasturzi ottimi in insalata(anche le foglie, gusto di ravanello) come le pratoline (bellis perennis) e i petali di rosa (privati dell'unghia, ottimi in confettura e risotti), boragine oltre che in insalata nell'aceto bianco per renderlo azzurro (a volte utile).

ad esempio ci siamo divertiti a fare finti cadaveri di pollo in seitan (commestibili) e l'aceto azzurro serviva a dare quella sfumatura livida, veramente d'effetto.

uno o più 'mbuti

alberto said...

ahahaha! Impressionante il pollo livido.

Grazie del suggerimento, mai provati nasturzi e pratoline. I petali di rosa si, sia in insalata che nelle quaglie, e anche cristallizzati con lo zucchero, in un posto di cui un giorno scriverò, perchè è un posto del cuore (non lo chiamo ristorante, mi sembra di fargli un torto).

Invece vado forte a erbe: nel giardino ho borragine, stridi, pimpinella, sedano di montagna... Ma le cose migliori vengono dalle erbe che raccolgono i miei genitori, di molte delle quali non so nemmeno il nome. Me ne ricordo uno di quando sono andato a cercarle con mia nonna, "le galin grass". Che starebbe per "galline grasse", ma non ho mai capito che erba fosse di preciso. Se la vedo la riconosco, però!

alberto said...

A proposito, Zio Frank, ieri sera ho registrato batteria e basso. Quindi i quattro passi hanno fatto bene.

Ora mi rimane giusto un dubbio su un pezzo dei Young Marbel Giants di cui vorrei fare una cover, ma non so mai se è il caso o no. Mi sa che sono perfette così.

Anonymous said...

Siccome non li conosco (pensavo volessi giocarmi un tiro mancino, che avessi inventato il nome, ma poi ho verificato...) adesso vado a sentirmeli e poi ti saprò dire.
Comunque affrontare le cover non è facile, anche se alcune re-interpretazioni degli originali non sono niente male.
Se hai tempo ascolta "Stayin' alive" nella versione dei Cake e quella dei Hormonauts, un bel contrasto, per esempio.
Per non parlare di quel capolavoro che è, a mio modestissimo parere la versione di "Stairway to heaven" coverizzata dal vero Frank.
Uhf!
Dopo questa verbosa replica ti saluto.
Lo zio Frank

alberto said...

Mai sentiti gli Hormonauts...
Invece i Cake li conosco e nelle cover sono strepitosi (mi piacciono anche i loro pezzi originali, però, con "sad songs and watlzes" ci apriamo spesso le serate). "Stayin' alive" non l'ho mai sentita, me la vado a cercare!

Sulla varsione di Stairway to heaven", ancora mi ricordo lo stupore nel momento in cui mi sono accorto che aveva intenzione di rifare l'intero assolo con i fiati...

Buona giornata Zio Frank!

amelia said...

non vale.
non vale.
non vale.

bene, ora mi sono sfogata e so io perché.

ehm, confesso che ho peccato con l'acqua ghiacciata per friggere la salvia, arc.
e anche con la birra.

confesso che a volte la pastella è più leggera senza uovo e, segretuccio, se usi tre quarti di farina di riso e un quarto di farina 00.
e acqua.

alberto said...

ahahaha! Che c'è amelia?

Va bene, sei perdonata per l'acqua e la birra per il segretuccio sotto (ed effettivamente, senza uovo viene più leggera).

amelia said...

non te lo dico.
dannato curioso.
con te, poi, non ci si può neanche arrabbiare. cioé, io non ci riesco.

comunque, portando elegamentemente il discorso sulla cucina, a volte mi piace friggere in un modo, a volte in un altro. e non c'è metafora: cioé a volte impano in maniera classica come faceva mia mamma con uovo e pangrattato e a volte con la pastella.

alberto said...

Be si - seguo elegantemente la tua svolta culinaria - anch'io seguo entrambi i metodi, ma per i fiori sempre pastella.
Che poi mi viene in mente "Mio cugino Vincenzo" e tutta la storia sulla pastella... ahahah!

balconaggio said...

tempura? why not?
gli 'mbuti vanno regolarmente ad erborinare!!
fiori di zucca ripieni (nella nostra zona un'istituzione)
anche preparare cibi é una questione di orecchio e ritmo...