Saturday 18 December 2010

Albanopumpkins - Mellon Collie and the Infinite Power


Fifteen years after its release, "Mellon Collie and the Infinite Sadness" by Smashing Pumpkins remains one of the most influential albums in history. One of the precious few records that have shown to be beyond genres and trends. How many people you know own a copy? A lot of them. Maybe all. Albanopower are among these people. Headed by Lorenzo Urciullo - also known as Colapesce, and the person who took it upon himself to coordinate the project - the Sicilian band embarked on a mad quest to pay tribute to Billy Corgan and friends' genius. 26 songs, over two hours of music. A work of sheer, beautiful madness, made possible with the help of over fifty musicians, all selected among their friends and longtime collaborations, who revisited their favourite tracks on the album or worked directly with Albanopower. A tribute within a tribute. A way of playing with songs that have helped shape music as we know it, with no reverence and a whole lot of respect. Enjoy.

Quindici anni dopo la sua uscita, "Mellon Collie and the Infinite Sadness" degli Smashing Pumpkins continua a essere un disco importante. Uno di quelli - pochi - capaci di andare al di là dei generi e delle mode. Quante persone conoscete che hanno una copia di questo disco in casa? Tante, tantissime, forse tutte. Sicuramente ce l'hanno gli Albanopower che, capitanati da Lorenzo Urciullo - anche noto come Colapesce, che si è sobbarcato il compito di tirare le fila del progetto - hanno deciso di cimentarsi in un'impresa folle. Il remake integrale del capolavoro di Billy Corgan e compagni. 28 canzoni per più di due ore di musica. Una pazzia. Sono stati aiutati da più di cinquanta musicisti, tutti selezionati tra le amicizie del gruppo, che si sono dedicati a rivisitare interi brani, oppure a collaborare tra di loro e con gli Albano. Una sorta di tributo nel tributo. Un modo per giocare con canzoni che hanno fatto la storia della musica, senza provare nessun tipo di timore reverenziale. Rispetto sì, e tanto. Buon ascolto. 

Download the album and listen to my cover of  We Only Come Out At Night at 42 Records

Saturday 27 November 2010

Dream Song e la nazionale femminile di calcio

Da Il Corriere dello Sport (articolo di Biagio Angrisani):

DREAM - L’Italia capitanata da Patrizia Panico vuole gettare il cuore oltre l’ostacolo alla ricerca di un exploit sensazionale. Il desiderio azzurro fluttua tra lo slogan “Yes We Can” di Barack Obama e il celeberrimo “I Have a Dream” di Martin Luther King. La colonna sonora? Vista la stagione e l’evento, c’è l’accattivante “Dream Song” che, nonostante sia in inglese e la musica sembri realizzata nell’Illinois, è di Alberto Arcangeli da Urbino.
Link all'articolo originale


Grazie a Biagio Angrisani per il felice accostamento.

Thursday 25 November 2010

New interview (in italian) on Il Megafono

Here's the link: http://www.ilmegafono.org/?p=1565.

Just saw a beautiful movie by Meredith Monk: Bool of Days. Highly recommended!
Here's an extract:

Sunday 31 October 2010

Versione completa della pubblicità Continental con Dream Song

Secondo me è bellissima. E la canzone di sottofondo è fighissima. E anche la voce di quello che canta.
Poco conta che sia io, si sa che da noi "conflitto di interessi" significa poco o nulla.

Eccolo qua

E anche qua

Wednesday 13 October 2010

Pubblicità

Allora, in nord Europa la pubblicità con Dream Song è già uscita, ma on-line sono riuscito a trovare solo questa versione "tagliata" da 20 secondi (quella completa è di 60 sec. ed è molto più carina).

Eccola qui:

http://www.youtube.com/watch?v=1_UKzITXvFo

Ciao.

Thursday 23 September 2010

Solo cose belle (e una farfalla che batte le ali)

Allora è successa una cosa bellissima e incredibilissima: una nota multinazionale (che fa pneumatici) ha scelto Dream Song per la sua prossima campagna pubblicitaria, e ne ha acquistato i diritti per due anni in Europa, Russia e Sud Africa (salvo estensioni in altri paesi). Io ho visto lo spot ed è bellissimo! Se aggiungo che quella canzone l'ho sognata, pare ancora più incredibile, no?
Tra l'altro, il primo contatto è avvenuto in questo blog: qui.

Poi altre cose belle sono che diverse College Radio stanno continuando a programmare i pezzi di Dreamsongs (ad esempio la KBGA del Montana).

E oggi mi ha scritto http://www.rebelradio.fm/ dicendomi che trasmetteranno presto Touched By a Cloud.

E voglio prendermi una casetta in montagna.


Insomma, tutte cose belle!

Wednesday 1 September 2010

Tuesday 10 August 2010

Ebbene...

Ho appena scoperto che Pirate Cat Radio, che trasmette dalla baia di San Francisco, ha passato qualche mia canzone nei giorni scorsi. Mi piacerebbe saperle in anticipo certe cose, almeno per sentire cosa dicono fra un pezzo e l'altro, ma arrivo sempre in ritardo. Però da oggi sono in ferie, quindi va bene lo stesso.

Thursday 15 July 2010

Aggiornamenti vari

Dunque, cinque canzoni del nuovo album sono pronte, ma solo cinque. Quindi, mi sa che ritardo l’uscita ancora un po’. Tanto non c'è fretta, no? E poi ieri ne ho cominciata una nuova e vorrei mettercela. Quasi quasi faccio un EP di anticipazione con alcune delle canzoni finite, giusto per far vedere che son vivo.O ppure no, che poi bisogna promuoverlo e compagnia bella e ci perdo ancora più tempo.

Non sono ancora andato al mare e son bianchissimo. Tanto sarei bianchiccio ugualmente. Intanto mangio tanta insalata e pochi carboidrati. Per la prova costume. Ahahaha!

Wednesday 23 June 2010

Le mosche del capitale

Ero in libreria, l'altro giorno - anzi, era sera - e mi è capitato fra le mani "Le mosche del capitale" di Paolo Volponi. E' stata una di quelle folgorazioni che capita, ogni tanto, quando inciampi in qualcosa e, guarda caso, era proprio quello che avresti voluto trovare in quel momento.
Io Volponi non l'avevo mai letto, perchè da piccolo ero scemo. Ma forse è meglio così, perchè forse a quell'età non l'avrei apprezzato. E' che Volponi, come me, è di Urbino. E così da piccolo mi capitava di passare in piazza ("in piazza" a Urbino è una specifica e ben definita piazza: Piazza della Repubblica) e sentir dire "ah, è appena passato Volponi...", e io pensavo che fosse uno un po' così, famoso a Urbino o giù di lì. E anche quando è diventato senatore mi dicevo che tanto qualcuno doveva pur diventare senatore, a Urbino. Tutte le città hanno un senatore, no?
Comunque, Paolo Volponi, oltre ad essere stato uno dei più grandi scrittori italiani del '900, è stato dirigente nella ditta che ha rappresentato una delle esperienze industriali più illuminate e esaltanti d'Italia, e forse del mondo: la Olivetti di Adriano Olivetti. "Le mosche del capitale" è un romanzo sul mondo dell'industria italiana, della finanza e del potere, ricavato dalle sue dirette esperienze in Olivetti e in Fiat. Ma è un romanzo, non un saggio o un resoconto. Un romanzo in cui Volponi fa parlare, oltre ai protagonisti, tutti gli oggetti che li circondano: le calcolatrici, le potrone, i ficus, i pappagalli... Ed è bellissimo. Dal meraviglioso incipit, in cui descrive una città in cui "dormono tutti o quasi, e anche coloro che sono svegli giacciono smemorati e persi... e mentre tutti dormono il valore aumenta, si accumula secondo per secondo all'aperto o dentro gli edifici", al discorso in cui si arriva al titolo del libro:

Un giorno dirò tutto, scriverò un memoriale, un libro bianco sui grandi dirigenti, sulle grandi politiche aziendali, la verità sulla ricerca e sullo sviluppo, sulle qualità produttive, sugli investimenti, sulle grandi novità tecnologiche, sui grandi, questi sì, altro che grandi, prelievi personali e soprusi, sulle mosche, sì, le mosche del capitale.
Si fermò su questa immagine, che gli pareva cogliesse esattamente la banda dei suoi nemici, tutti gli amministratori e i manager industriali di successo, fatti di voli e voletti, di ali e alette… azzurre come cravatte… tutti a modo, con gesti e accenti, aggiornamenti e riverenze, relazioni e riferimenti, le sapienti colorate voraci mosche del capitale, sì, le mosche… per di più svolazzano e ronzano dappertutto, in bell’inglese, per andare a succhiare e a sporcare.

Gli alberi sparirono nell’ombra e il canarino, sempre muto, rapidissimamente guardava in giro, come impressionato dalle mosche, come se ne temesse l’avvento.

Se non è bello questo, non saprei cos'altro.

Wednesday 16 June 2010

Il potere del cipollotto

Da piccolo, a Maerne, il signore che aveva un orto subito al di là della rete di confine del nostro condominio mi ha dato un cipollotto appena colto, e mi ha detto di assaggiarlo. Era dolicissimo. Sarà per questo che ora metto cippollotti ovunque, è stato l'imprinting a 5 anni.
Il vicino si chiamava Giovanni, come il cervo che vedevamo sempre al Cansiglio. Il cervo, ovviamente, non poteva essere sempre lo stesso, ma io credevo di si. E poi magari era un daino.

Ho letto tanti libri ultimamente, e visto tanti film, che anche se volessi non me li ricorderei tutti. Dico a caso i primi due che mi passano per la testa, di quelli che mi sono piaciuti:
La sottile linea scura, Joe R. Lansdale
Il potere del cane, Don Winslow.
Insomma, è una scelta casuale del cavolo, sono gli ultimi due che ho letto.

E comunque, abbiamo al governo proprio dei pezzi di merda.

Sunday 9 May 2010

Ancora Touched by a cloud Radio Seagull

Ho appena saputo che Touched by a cloud verrà trasmessa su Radio Seagull oggi, 9 maggio, dalle ore 13 alle 15, all'interno della trasmissioe New Talent, a cura di Lizzie B (nella foto, appunto, Radio Seagull).

Friday 7 May 2010

Recensione e intervista su DEGNIDINOTA

"Ottimo lavoro. Nitido e appetibile per molti. Uno dei dischi più interessanti che ho recensito nell'ultimo periodo."

Grazie a Chiara Marra per avermi permesso di fare il figo con l'intervista. Recensione e articolo sono qui.

Avevo anche un'altra cosa da dire ma l'ho completamente dimenticata. Boh. Però me n'è venuta in mente un altra: NON andate a vedere Iron Man 2, fatevi del bene.

Thursday 8 April 2010

Dalla Russia con amore

Dunque, questi sono gli accessi a www.albertoarcangeli.com della prima settimana di Aprile:
Quindi, mi sa che andrò in tour con i Ricchi e Poveri, dividerò il pullman con Pupo, Romina Power e Toto Cutugno. Ecco perchè l’altra mattina mi sono svegliato con in testa “sono un italiano, un italiano vero”: mi allenavo per i bis.

Monday 15 March 2010

Shaker Village

Allora, una volta ho letto uno di quei libri tipo "Tutto quello che avreste voluto sapere su come scrivere una tesi di laurea ma non avete mai osato chiedere" - a dire il vero, non l'ho letto tutto, e poi l'ho letto dopo aver scritto la tesi, ma adesso mi sa che non importa - insomma, dicevo che ho letto questo libro, e c'era un esempio in cui si spiegava a chi si accingeva a scrivere una tesi che, solitamente, lo scrittore-di-tesi attraversa un primo momento di euforia, poi uno di sconforto in cui gli pare di aver sbagliato tutto, fino a toccare un minimo (in cui, alcuni lo sapranno, la funzione avente come ascissa il tempo e come ordinata una misura del "grado di confusione o insoddisfazione" ha la sua derivata prima pari a zero, e la seconda positiva) dal quale risale velocemente fino alla conclusione del lavoro. Da qualche parte del libro ci sarà sicuramente stata qualche avvertenza del tipo "non scrivete dei periodi troppo lunghi" ma, come già detto, io ne ho letto solo un pezzo.
In ogni caso, quello che volevo dire è che l'altro giorno mi è parso di oltrepassare il periodo di minimo nella registrazione del nuovo CD. E infatti, stasera comincio a registrare la voce nelle nuove canzoni, a cominciare da "Shaker Village", che è il titolo provvisiorio di un pezzo che mi è venuto l'anno scorso in Kentucky (a proposito, appunto, dello "Shaker village", una di quelle comunità religiose americane che si vedono nei film). Che poi, siccome non riesco a scrivere di una cosa per più di qualche riga (tranne oggi, ovviamente), ne parlo solo la prima strofa, e poi divago non so nemmeno io dove. Va be'.

Adesso mi mangio un hamburger con patatine e poi vado giù. Ciao.

Wednesday 10 March 2010

Getting better

Il mondo è molto più bello da quando nei supermercati ci sono i succhi di frutta freschi 100% frutta.

Monday 15 February 2010

Happy Jack


Io adoro quando, in Happy Jack degli Who, arriva la frase “And they couldn't prevent Jack from being happy”, e il coretto, invece del solito “la-la-la”, comincia a cantare “laugh-laugh-laugh”. Ogni volta mi metto a ridere*.

Questo fine settimana ho visto al cinema Amabili Resti e mi ha deluso. Le scene ambientate nel “mondo di mezzo” sono imbarazzanti e la colonna sonora stucchevole di Brian Eno, una sorta di new-age eterea, non aiuta affatto. Insomma, nulla di che.

Invece, ho rivisto per la terza volta Bastardi senza gloria, in lingua originale: bellissimo. Tra l’altro, gli attori sono strepitosi, il che mi fa pensare che il merito sia, più che degli attori stessi, della sceneggiatura e della regia di Tarantino. E’ difficile essere non credibili con dei dialoghi del genere, anche quando tutto intorno è grottesco e/o surreale.

Per finire, l’immagine qui sopra è di quel genio di Saul Bass. Se non lo conoscete già, vi consiglio di fare un salto qui o qui (e magari scoprire che lo conoscevate già, ma solo di vista).

*la canzone parla di una persona “semplice”, che tutti i ragazzini prendono in giro (ad esempio, perché quando prova a cantare è sempre stonato) oppure tormentano (They dropped things on his back) ma, nonostante tutto, nessuno riesce ad impedirgli di essere felice (And they couldn't prevent Jack from being happy).

Thursday 11 February 2010

Oggi, 11 febbraio 2010

Ho fatto una faraona che dire "buona" è un'offesa. E adesso di sotto a suonare.
Ciao.

Monday 25 January 2010

Nuova recensione di Dreamsongs su Ondalternativa

"La felicità esiste, ne ho sentito parlare", a volte si può raggiungere con le piccole cose, come incappare in un cd del genere.
Il resto della recensione è qui.

Aggiungo solo che ieri ho fatto delle polpette buonissime. Le ho fatte così: ho usato per l'impasto carne macinata, pan grattato, parmigiano grattugiato, due uova, due patate e una manciata di fagiolini (prima bolliti e poi passati (sia le patate che i fagiolini)), noce moscata, pepe, sale. Le ho lasciate un po' mordibe, e le ho cotte al forno (250° per 15min circa), in modo che venissero croccanti fuori e soffici dentro (a questo servono le patate e i fagiolini).
A parte, ho fatto soffriggere in una capiente pentola dell'aglio, poi ho aggiunto pomodori pelati a pezzetti e piselli. Infine, ho fatto passare velocemente le polpette nella pentola col condimento.
Poi ho mangiato.
Tanto.

Wednesday 20 January 2010

Un po’ di cose qua e là

Io, per un vivere sano, comincio sempre la mia giornata facendo sport. Cioè, corro dal parcheggio all’ufficio, dato che la mattina son sempre in ritardo. Credo che il ritardo mi mantenga in forma.

In più, a natale mi hanno regalato il bellissimo ‘The Velvet Underground: A New York Art’. Non una biografia, come quelle che si trovano nel solito reparto musica delle librerie, ma una monografia vera e propria con, tra l’altro, bellissime immagini e alcune interviste imperdibili a Lou Reed (consigliate soprattutto a chi ancora non conosce a memoria tutta la discografia dei Beatles, così magari fa in tempo a redimersi).

Ho visto anche un bellissimo concerto per pianoforte di Maurizio Baglini al teatro Rossini di Pesaro, musiche di Scarlatti, Debussy e Musorsgkij (in ordine di gradimento inverso). Se capita dalle vostre parti, andate a vederlo.

Invece EVOLUTION di Anthony Heinl (ex danzatore Momix) è stata una delusione su tutti fronti. Non vado oltre, perché è più bello dir bene che male.

Ah già, ho registrato il pezzo per il progetto Albanopumpkins, con largo anticipo sui tempi di realizzazione. E’ molto carino.
Ho anche comprato un crema di nocciole e cacao artigianale, di cui ora non ricordo il nome. Ma per voi è un bene che non lo ricordi, perché questa crema è un droga. E si sa che la droga fa male, soprattutto se è piena di burro di cacao.
Per il resto tutto bene.